Il primo mese del 2021.

L’oroscopo di Paolo Fox per il 2021 mi dava super favorita insieme a qualche altro segno che non ricordo. Ora, non ha un gran senso credere in parole messe giù da qualcuno che nemmeno mi conosce e non sa niente della mia situazione, che dice che le stesse cose capiteranno sia a me che a tutti gli altri del mio segno. Però, se il 2020 è stato un anno un po’ vuoto, di pausa, mi sembra che questo primo mese di anno nuovo abbia già portato un sacco di novità.

Tanto per cominciare ho già portato a termine due buoni propositi, per quanto fosse scontato. Ho finito gli esami (erano due, niente di eccessivamente difficili) e ho partecipato alla Global Game Jam, producendo questo simpaticissimo giochino: Galaxy Sweet Galaxy. Sì, la voce che fa pew pew è la mia. No, non me ne vergogno per niente. Quanto agli esami, non ho ancora del tutto realizzato di aver finito, che non vivrò probabilmente mai più un giorno della mia vita nell’ansia di dovermi alzare presto e studiare tutto il giorno. È strano e bello allo stesso tempo.

Parlando degli altri propositi, quello di scrivere lo sto circa mantenendo, idem quello di leggere e di mettermi a pensare seriamente a un buon videogioco. Vedremo con il tempo se fallirò come al solito.

 

In tutto questo, nonostante mi sembri appunto che le cose stiano pian piano cambiando, la situazione con il Covid non accenna a migliorare e tante volte mi ritrovo a pensarci con il morale a terra. Ormai sono rintanata tra le mie montagne da mesi e mesi; avrei tanto voglia di tornare un po’ a Milano, vivere la vita di città, vedere gli amici almeno da lontano e magari mangiare qualcosa di esotico che di certo non si trova nelle vallate del Trentino. Eppure, un anno dopo l’inizio di questo incubo, i confini tra regioni sono ancora chiusi e anche se qui godiamo di relativa libertà, la normalità sembra essere lontana.

Ho sempre cercato di rimanere ottimista e di pensare che con il nuovo anno piano piano le cose si sarebbero sistemate, eppure questa sicurezza comincia a vacillare. Non che io mi faccia spaventare dai giornali o che dia retta a quello che dice la gente, vedo semplicemente la realtà in cui vivo. Non riesco a immaginare una via d’uscita, non riesco a pensare al giorno in cui finalmente ce ne andremo tutti in giro senza mascherine e ci abbracceremo. Quella prima serata di nuovo tutti al bar arriverà mai? Un concerto, una serata a teatro, ci saranno mai? Mi sforzo di pensare che prima o poi sì, saremo di nuovo liberi, ma i giorni passano e niente cambia.

 

Se guardo ai prossimi mesi, però, vedo un sacco di cose da fare. C’è prima di tutto la tesi da scrivere, adesso che non devo più preoccuparmi di studiare per gli esami. Anche se non parto proprio da zero sarà comunque un lavoro difficile da portare avanti, ho un po’ di paura di quando dovrò effettivamente cominciare, finite queste settimane di relax e recupero. La tesi triennale è stata scritta talmente di fretta e con poca attenzione da parte della mia relatrice che a volte mi chiedo se io ho davvero le competenze per scriverne una magistrale di chissà quante pagine e che tratti chissà quanti argomenti. Spero mi basterà cominciare per mettere da parte tutte le paranoie.

Un’altra cosa a cui tengo tantissimo è il tornare in forma. Quest’estate ho passato un mese e mezzo tra i miei monti e ho camminato un sacco, prendendomi moltissime soddisfazioni. Ora però, tra esami e lockdown, sono tornata di nuovo al livello base. Ecco, in questi mesi primaverili di scrittura tesi, vorrei ricominciare a tornare in forma. Anche qui, la paura del fallimento e della mia poca costanza si fa sentire. C’è da dire che ho un obiettivo ambizioso, forse troppo, che non sia mai che magari possa aiutarmi davvero a muovere le chiappe. Anche qui, vedremo col tempo.

Si è poi ripresentata la voglia di scrivere. In tutti i modi. Il che vuol dire che mi va di scrivere qui, mi vengono in mente racconti e un sacco di idee per videogiochi che mi piacerebbe provare a creare. Anche in questo caso, è da vedere per quanto durerà, ormai sono abituata a questi lampi di ispirazione che se ne vanno dopo qualche giorno. In particolare per quanto riguarda i racconti, da un po’ di tempo a questa parte ormai non mi piace più niente di quello che faccio e non so come risolvere. Più rileggo, poi, meno sono convinta. Il trucco quando le cose si mettono così male, ho imparato, è scrivere. Scrivere comunque senza porsi il problema di cosa si sta scrivendo. Prima o poi, si spera, passa tutto.

Per finire, sto leggendo tantissimo. Ho fatto la piacevole scoperta di MLOL, che vi suggerisco. Se siete iscritti a qualche biblioteca che ne fa parte avete 3 ebook gratis al mese, giornali, musica. Vi incoraggio a darci un’occhiata. Con il grande contributo di MLOL ho finito la serie di The Witcher, che mi è piaciuta ma mi aspettavo qualcosina in più. Non contenta, nel mese di gennaio, invece che concentrarmi sugli esami ho riletto tutti sette i libri di Harry Potter. Adesso sono alle prese con la rilettura del Ciclo dell’Eredità, insieme alla scoperta di Sei di Corvi. Vi farò sapere. Per finire, mi sono imposta la sfida di provare a leggere tutto Guerra e Pace in un giorno solo, non penso di poterlo fare davvero ma voglio vedere a che punto riesco ad arrivare. Esisterà un Guinness World Record anche per questo?

 

Insomma, se per me è stato un primo mese a metà tra il bello e la depressione, vorrei sentire qualcosa da voi. Come state? Quali sono i vostri programmi per il 2021? E soprattutto, che ne pensate di Paolo Fox?

 

Vi lascio, come al solito, con una foto del nonno.