Ritornare a scrivere qui, più di un anno dopo.

Eh sì, questa volta l’ho fatta grossa: ho smesso di scrivere per un anno, anche se ho continuato a prendermi cura di questo piccolo blog in silenzio. Sono cambiate tantissime cose, quindi mettetevi comodi.

 

Dal punto di vista grafico, noterete, ho cambiato tutte le vecchie foto prese da internet con foto fatte da me e dai miei amici. Inoltre, sono anche riuscita ad aggiungere un menù nella pagina principale. Sono stata brava eh?

 

Parlando di cose serie, ne ho fatte di tutti i colori.

 

Università.

Per farmi del male ho deciso di iscrivermi alla magistrale. Ero molto indecisa, perché una parte di me avrebbe voluto continuare con le lingue, mentre l’altra voleva a tutti costi inseguire il sogno di editoria. Alla fine, avendo passato il test d’ingresso, ho optato per la seconda. Il problema è che nel primo semestre non ho concluso niente. Tra i corsi in piano di studi ne ho potuto frequentare solo uno (perché tutti gli altri sarebbero stati nel secondo) e alla fine ho deciso di non dare l’esame, schifata dalla materia. Il che ha significato un esame in più da dare a giugno.

Da febbraio in poi ho frequentato tantissimi corsi, quasi tutti bellissimi. Menzione speciale a Editoria Multimediale, motivo per cui sono riuscita a mettere il menù nella schermata principale e grazie al quale ho imparato qualcosa di più su WordPress, HTML e tante altre cose davvero entusiasmanti. Anche il fatto che io stia mettendo dei sottotitoli in questo articolo dipende dal corso. Tra qualche giorno dovrò dare l’esame e spero davvero che possa essere il migliore della mia carriera. Se tutto va bene, poi, l’anno prossimo avrò occasione di approfondire l’aspetto del videogame storytelling e chissà che non ne venga fuori qualcosa di carino.

 

Lasciando perdere le cose noiose, a novembre ho fatto un bellissimo viaggio in America di cui poi giuro che vi parlerò. Posso dirvi, senza alcun dubbio, che è stata una delle esperienze più belle della mia vita. Oltre che il più lungo, perché nove ore di fila in aereo non c’ero mai stata e non credo di voler ripetere la cosa mai più nella vita. Vi concedo solo un piccolo spoiler: Las Vegas.

 

Amicizie.

Avendo deciso di dedicare all’America un articolo specifico, passo a dirvi che ho conosciuto delle personcine bellissime. Cominciare la magistrale è stato un po’ come tornare ai primi tempi che vivevo a Milano, almeno per quanto riguarda frequentare le lezioni. Non conoscevo praticamente nessuno, per qualche giorno sono addirittura rimasta da sola, prima di conoscere qualcuno di carino. Non che chi frequenta editoria faccia schifo, il problema è che il corso che frequentavo era della magistrale di filosofia, povera me, e non c’era nessuno tra i filosofi disposto a parlare con una plebea come me. Le amicizie belle sono arrivate dopo, a febbraio, un po’ per caso e non posso che esserne felice.

Penso sia la prima volta in vita mia che vado d’accordo con un gruppo di sole ragazze per più di due giorni, una meraviglia. Frequentare i corsi con loro è stato divertente, leggero, meno solitario degli ultimi anni che ho passato a rifrequentare corsi che chi conoscevo aveva già terminato o doveva ancora cominciare.

 

Nel complesso direi che sono molto soddisfatta di quest’anno, anche se rispetto agli anni scorsi non ho concluso moltissimo. Al di là del fatto che ci sono ancora tantissimi mesi per rimediare, e qualche progetto carino super segreto in cantiere. Spero che tutto vada avanti così com’è, con le belle amicizie, i bei voti negli esami, le materie interessanti, le mille idee per cose da fare e soprattutto la voglia di mettere in pratica quello che mi passa per la testa.

Mi dispiace solo di non aver scritto molto recentemente, perchè altri impegni mi hanno tenuta lontana da carta e penna. Stessa cosa vale per il libro che ho iniziato a gennaio e che non ho ancora finito, La strada di polvere di Rosetta Loy. Che non è la stessa strada di cui ho parlato nell’ultimo articolo scritto su un libro, fatto sta che non sto leggendo neanche per scherzo e mi dispiace.

 

Insomma, ho scritto meno di quanto io faccia di solito, ma ci tenevo a buttar giù qualcosa, nella speranza nel prossimo futuro che mi torni la voglia di raccontarvi mille cose che sicuramente qui ho dimenticato. Al massimo ci troviamo a dicembre, così vi dico com’è finito quest’anno un po’ strano, un po’ vuoto ma molto interessante. A presto.

Ps.: quasi dimenticavo. Tra le altre cose, sono tornata nel mio posticino preferito l’estate scorsa. Chissà, magari vi racconto anche questo.

 

 

Quest’immagine sfocatissima l’ho scattata a luglio, in Piemonte, in mezzo al niente, mentre col Coso aspettavamo di vedere l’eclissi di luna rossa. É così sfocata perché erano le dieci di notte e ho dovuto aumentare il tempo di esposizione, e anche perché il mio telefono non è più quello che era qualche anno fa. Comunque alla fine l’eclissi non l’abbiamo mica vista.

Aspettando la luna rossa