Vita e riavvita: storie di donne di Nadia Banaudi.

Eccoci qui per un’altra recensione finta, scommetto che vi mancavano, non è vero?

Prima di andare a parlare del libro di Nadia Banaudi, Vita e riavvita, vorrei spiegarvi in che modo è stato pubblicato. Se andate a curiosare su Amazon, ovvero qui, noterete una casa editrice strana, forse mai vista prima: bookabook. Di cosa si tratta?

Bookabook è una casa editrice indipendente, che funziona in modo completamente diverso dalle altre. Infatti, una volta ricevuto il manoscritto, se ha delle buone possibilità di successo, l’autore ha 6 mesi di tempo per vendere 150 copie. I potenziali lettori hanno l’occasione di leggere un estratto e di decidere se preacquistare o no l’opera.

Una volta raggiunto il traguardo, un editor professionista si prende cura del lavoro, viene trovata una bella copertina e olè, il libro è pronto grazie a un team di professionisti, senza che l’autore debba sborsare niente. Dato che mi interesso molto di possibilità editoriali da quando mi sono messa in testa di voler pubblicare un libro mio, ho avuto occasione di tempestare Nadia di domande inerenti al suo libro, e quindi penso di essere riuscita a spiegarvi in modo abbastanza completo e riassuntivo il meccanismo con il quale questa grandissima donna ha pubblicato.

Purtroppo la promozione è interamente a carico dell’autore, bookabook non fornisce aiuti particolari in questo campo, ma insomma, al momento della pubblicazione avrete già venduto ben 150 copie! Riconosco che, come tutti i sistemi, anche questo abbia pregi e difetti, però lo trovo comunque una buona idea per cercare di smuovere il mercato letterario, facendo scegliere libri di qualità da stampare direttamente ai lettori.

 

Possiamo finalmente passare al libro vero e proprio.

Questa volta non vi svelerò molto sulla trama, perché Vita e riavvita non è un romanzo, ma una raccolta di cinque racconti sulla vita di diverse donne. Già, perché Nadia ha scelto di narrarci un universo interamente femminile. Stavolta, quindi, niente pericolo spolier.

Come detto, si tratta di cinque diverse storie, che voglio ora analizzare una alla volta, andando in ordine non di comparsa ma di quanto mi hanno colpita.

Al primo posto, assolutamente, La storia di Amalia e il gatto. Amalia è una donna sposata che ha da poco perso il marito, e assieme a lui la voglia di vivere. Grazie alla sorella si rimetterà in carreggiata, cambiando casa, abitudini e diventando decisamente un’altra persona. Credo sia il racconto meglio riuscito, perché oltre a far intendere che c’è sempre una speranza di uscire anche dalla più nera delle notti, ha anche un finale del tutto inaspettato, che mi ha fatto pensare molto. Ovviamente non vi dirò di più, ma sappiate che non potete stare al mondo senza aver letto almeno questo racconto, che porta con sé un messaggio di vitale importanza.

Il mio secondo racconto preferito La storia di Leila. Questa è una ragazza assolutamente indipendente che non ne vuole sapere di trovarsi un amore fisso e si accontenta di una vita selvaggia. E’ il primo all’interno di Vita e riavvita e mi è piaciuto in modo particolare forse proprio perché mi ha svelato il modo delicato e piacevole di scrivere di Nadia.

A seguire troviamo La storia di Sonia e Manuela. Si tratta di figlia e mamma, che cercano di cavarsela senza la figura paterna, di cui non ci è dato sapere molto. Mi ha catturata e incuriosita soprattutto perché non vedevo l’ora di saperne di più proprio sulle vicende familiari della piccola protagonista. Il finale, ovviamente felice, mi ha lasciata con un sorrisone, perché come in tutte gli altri racconti Nadia dimostra che alla fine trovare una luce è assolutamente possibile.

Gli altri due racconti, La storia di TeclaLa storia di Carola e Luisa si classificano a pari merito. Sia perché non ho nessuna intenzione di definire uno dei due “ultimo”, sia perché a gradimento personale sono davvero stati alla pari. E non che non mi siano piaciuti, anzi. In Tecla, una ragazza di qualche anno più di me, ho rivisto molto di me stessa, alcune mie paure e perplessità. Quella di Carola invece, è la vita di chi si risolleva completamente, trovando una nuova vita per tutta la famiglia.

 

Il protagonista principale di queste cinque bellissime storie è sicuramente l’amore, in tutte le sue forme. Abbiamo davanti donne coraggiose, forti, che a volte si concedono di essere deboli ma si rialzano subito. Alla fine di ogni racconto ci si ritrova a dare uno sguardo alla propria vita, chiedendosi in cosa si può migliorare. O almeno, per me è stato così. Nadia mi ha regalato dei bellissimi racconti che sono e saranno sempre una grande fonte di ispirazione. Credo che in tutte le sue protagoniste dalle mille sfumature ci sia un pochino della donna che voglio diventare.

Lo stile della narrazione ha pro e contro. Si vede palesemente che Nadia cerca di scegliere ogni singola parola in modo da incastrarla alla perfezione all’interno della narrazione. Si percepisce il peso di ogni singola parola, posata in maniera magistrale sempre al posto giusto. Per questo motivo, devo dire che Vita e riavvita è una gioia per il lettore, perché permettere di perdersi in racconti scorrevoli, che filano lisci come l’olio.
D’altra parte, però, bisogna anche far notare che delle volte questa grandissima abilità di Nadia risulta superflua. Ci sono stati momenti in cui ho sentito la necessità di un linguaggio più sbarazzino, spontaneo e libero. A volte avrei voluto trovare imprecisioni o ripetizioni, soprattutto nei discorsi dei personaggi, cosa che avrebbe potuto caratterizzarli ulteriormente.

Parlando appunto di personaggi, sono comunque azzeccatissimi. Le protagoniste sono credibili, il mondo in cui vivono ben costruito, sicuramente conosciuto dall’autrice. I loro caratteri sono tutti diversi, ma una cosa che accomuna tutte quante è la speranza.

 

Per concludere, devo dire che è stata davvero una piacevole scoperta. Non sono rimasta delusa da questo librone di più di quattrocento pagine. E comunque diciamocelo, ho avuto l’onore immenso di assaporare i primi tre capitoli del suo nuovo romanzo ed è fantastico. Se volete un consiglio, cominciate a gustarvi Vita e riavvita, così potrete dire di conoscere Nadia Banaudi da un bel po’ quando vincerà lo Strega.

 

Una risposta a “Vita e riavvita: storie di donne di Nadia Banaudi.”

  1. É una bellissima emozione scoprire di avere coinvolto nella lettura una giovane donna, alle prese con la vita e averle regalato un pizzico di serenità.
    É un grandissimo onore che i tuoi occhi si siano posati su ogni singola parola restituendomi così tante belle sensazioni leggendo la recensione.
    É un’immensa gioia quella che resta imprigionata tra queste pagine, insieme al mio immenso grazie.

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