A volte mi prende la voglia di scrivere qualcosa su tutto quello che ho combinato durante l’estate, poi però tempo cinque minuti e mi passa. Così sono qui giusto per dire qualcosa, probabilmente per lamentarmi, perché ultimamente mi sembra tutto schifosamente uguale.
Ho passato un po’ di esami, non so se l’ho detto.
Letteratura inglese contemporanea, per la quale ho dovuto leggere i famosi tredici o quattordici libri. Non è andata benissimo come speravo per motivi a me tutt’ora sconosciuti, ma poco importa, l’ho passato. E’ un esame in meno che mi manca prima di arrivare finalmente alla laurea.
Lingua tedesca, finalmente sono riuscita a chiudere un conto aperto da maggio. Me la sono cavata con un favoloso 26, ottenuto da una media di voti tra cui, con mia grande soddisfazione, un 29 in vocabolario. Ho ripreso fiducia in me stessa e nel tedesco.
Lingua inglese scritto, quell’esamaccio che avevo provato già a maggio fallendo miseramente. Stavolta l’ho superato con un 21 che, data la difficoltà, brilla come un 30. Senza lode, ok, ma pur sempre un 30. Anche in questo caso si tratta di un grandissimo passo avanti, oltre che di una grandissima soddisfazione.
Purtroppo non posso fermarmi per un secondo, perché a gennaio mi aspetta un’altra sessione abbastanza impegnativa, essendo che durante il primo anno sono stata una capra e ho fatto pochissimi esami.
Ad ogni modo, attualmente sto morendo tra una lezione e l’altra con un orario che non mi lascia il tempo nemmeno di pranzare, figuriamoci di scrivere o di vivere come una persona normale. Anche se, ovviamente, poi uno ci prova comunque.
Sostanzialmente in questo ultimo periodo vivo oscillando tra due stati d’animo:
Ce la faccio: sono in grado di sopravvivere, se arrivo a febbraio poi sono praticamente laureata, devo solo stringere un pochino i denti. In fin dei conti ce la fanno tutti, perché io no? So dove posso arrivare se mi impegno, quindi so benissimo che posso ottenere quello che voglio.
Disillusion stile fine periodo Vittoriano (e forse da questo si nota che sto studiando un po’ troppo): non mi sento abbastanza. Vedo tutto uguale, una giornata dopo l’altra, sono in una routine che ovviamente non mi piace, che non penso di riuscire a sopportare e vorrei solo mettermi a letto sotto le coperte a piangere. Sono molto più negativa del solito ultimamente, sto cominciando a pensare di non farcela, che non sia proprio tutto così messo bene come voglio farmi credere. E, non so se ve l’ho mai fatto notare, ma non è da me dire che non ce la faccio.
Non so cosa fare, come tirarmi su, perché ammetto che sempre più spesso manca la minima cazzata per buttarmi giù. Mi sto costringendo a fare quello che facevo in seconda liceo nel tentativo di tirarmi fuori dalla depressione da sola: ogni giorno scrivo tre cose positive che mi sono successe, sia anche l’aver rivisto un vecchio compagno di università o aver letto qualcosa di bello. Per esempio questo post sarà probabilmente una delle cose belle di oggi.
Questo è il livello a cui sono arrivata, so che sto male, so che probabilmente starò ancora peggio, ma nonostante tutto sto facendo del mio meglio per star bene. Per cercare, almeno, di stare almeno quel poco di bene che posso al momento. Mi consola sapere che durerà solo fino a dicembre, poi sarà tutto più facile almeno per quanto riguarda le lezioni da frequentare. Tredici settimane, le ho appena contate. posso farcela, soprattutto considerando che ci sono anche le festività in giro per novembre e dicembre.
Non ho molto altro da dire, so di aver scritto pochissimo, ma come sempre succedono mille cose tra una frase e l’altra e ci metto i mesi. Però, forse, con la scusa che mi sto portando il pc a lezione, scriverò di più in futuro. O almeno lo spero.
Vi lascio con un qualcosa di bello, autunnale e rilassante e vi rassicuro dicendovi che con calma sto anche correggendo i vecchi post.
Per la decima volta ringrazio Babi (@heartinmontreal su Instagram) per la bellissima foto.
Buono che hai riniziato a scrivere! Può essere anche questo una valvola di sfogo per contrastare gli altalenanti stati d’animo che stai affrontando. Tra la lista delle cose positive, tieni sempre conto che ogni giorno che passa è uno in meno al tuo traguardo.
Caro, mi fa piacere risentirti dopo così tanto tempo!
Ti ringrazio per l’incoraggiamento e tranquillo, ce la farò.