Inverno.

Ok, lo so, è solo ottobre.

Però fa freddo, non so se è un problema della casa nuova o se anche l’anno scorso faceva così freddo a ottobre, resta il fatto che non si può assolutamente vivere così. Vorrei poter passare tutta la giornata sotto le coperte a lamentarmi per quanto è brutta la vita, ma purtroppo per me devo addirittura uscire per andare a lezione. E sia chiaro che uscirò vestita come se stessi andando al polo Nord, anche se in realtà il meteo del cellulare sta cercando di rassicurarmi dicendo che lì fuori ci sono 14 gradi e che posso benissimo vivere.

 

Ad ogni modo, se magari riesco a concentrarmi, posso anche spiegare per quale assurdo motivo mi metto a parlare dell’inverno quando ottobre è appena cominciato (anche se probabilmente quando pubblicherò non sarà più esattamente così).

Prima di tutto lo faccio su suggerimento di L., perché in mancanza di ispirazione ho chiesto a chi mi legge di suggerirmi qualcosa su cui scrivere.

Seconda cosa, lo faccio perché mi piace essere alternativa e scrivere qualcosa sull’inverno a Natale è davvero davvero banale, secondo me. Peccato che non mi sia venuto in mente di scriverlo ad agosto questo, sarebbe stato ancora meglio. Ad ogni modo ci si rivede a gennaio per parlare della mia esperienza al mare.

 

Parliamo quindi di inverno.

Freddo, grigio, nebbia, ghiaccio e neve.

Il freddo non è che lo odio, peggio. Infatti sono estremamente di buon umore quando a marzo comincia a sentirsi una punta di calore nell’aria, quando le giornate ricominciano ad essere belle limpide e tu puoi finalmente illuderti che la primavera sia arrivata. Qui a Milano la primavera effettivamente arriva più o meno a marzo, mentre a casa è capitato ancora di passare la Pasqua con il caminetto acceso mentre fuori nevicava.

Il grigio è una cosa che qui a Milano è abbastanza comune, secondo credenza popolare. Poi arrivi in certe zone della città, tipo quella dove vivevo o quella dove mi sono appena trasferita, che non sono affatto brutte e tristi come la gente è solita pensare. Che poi sopra Milano ci sia la costante nuvola di smog non lo nego, ma il bello esiste anche qui.

L’unico problema è che l’inverno il grigio è quasi onnipresente, anche in zone come questa, che con il sole sembrano allegre e colorate. Poi il cielo diventa nuvoloso e fa tutto schifo, e basta.

A casa invece, anche quando sembra che stia per nevicare, è tutto fantastico, anzi, guardare le nuvole grigie che compaiono da dietro una montagna e spariscono dietro un’altra mi fa venire voglia di scrivere e di parlare di quanto quel grigio mi piaccia. Che poi è un colore freddo, silenzioso, ha un qualcosa di misterioso perché anche se sembra che stia per nevicare magari alla fine non sarà così, tu non puoi saperlo, puoi solo aspettare di vedere i primi fiocchi cadere.

 

Nebbia, altra cosa abbastanza comune di Milano.

Mi dicono che questa zona è particolarmente nebbiosa soprattutto nelle mattine d’inverno. Non so se la cosa mi piacerà o mi farà schifo, probabilmente dovrò aspettare ancora qualche mese per saperlo. Certo andare a correre al parco (se lo farò) immersa nella nebbia sarà affascinante, sicuramente mi darà quel brivido da film horror che potrebbe non dispiacermi. Ma non sarà mai come passeggiare nel bosco con il terrore di trovare un orso sul sentiero. E direi che va bene così.

Ad ogni modo, odio la nebbia perché sembra essere lì apposta per farti notare che l’inverno ormai è arrivato ma allo stesso modo la amo proprio perché è misteriosa e non puoi sapere cosa ti nasconde. Anche se praticamente sempre non nasconde niente di interessante, io sono una persona che ama l’horror e quindi mi faccio i film mentali da sola, in attesa che qualcosa ci sia davvero. Non so quanto potrebbe divertirmi incontrare un serial killer che esce dalla nebbia però, se succede vi farò sapere cosa si prova, se ne esco viva.

 

Ghiaccio.

Questo non mi piace. La cosa positiva di Milano è che non ho mai visto del ghiaccio in giro per le strade e non ho mai rischiato di uccidermi scivolando sul marciapiede, perché a quanto pare qui fa sempre leggermente più caldo che a casa e questo evidentemente basta per salvarmi la vita.

A casa invece, già a fine novembre inizia ad esserci quel leggero strato di ghiaccio sull’erba la mattina presto, che poi sarebbe rugiada congelata ma non sono sicura di sapere come si chiami in italiano, visto che a Milano non succede e non ho mai sentito nessuno parlarne. Esiste nel resto del mondo?

In inverno inoltrato, poi, c’è proprio quel bellissimo strato di ghiaccio ovunque, anche sui marciapiedi, che se ti distrai un attimo puoi tranquillamente considerarti morto.

 

Neve.

Cosa che ho visto solo una volta a Milano, con mia grandissima gioia, almeno all’inizio.

La neve per me significava la possibilità di saltare scuola, mentre qui la mattina dopo già era tutta sparita ed era tutto di nuovo grigio e brutto. È stato bello, comunque, guardare i fiocchi scendere dal cielo alla luce dei lampioni, anche se si scioglievano non appena toccavano terra, visto che era tutto bagnato perché pioveva da due giorni.

Nel mio bel paesino con 250 anime, di solito comincia a nevicare quando il giorno sta per diventare notte. È già da un po’ che il grigio ti sta dicendo che nevicherà e poi all’improvviso vedi un fiocco. Poi un altro. Lentamente comincia a nevicare sul serio e guardare la neve mentre ascolto il fuoco che brucia è una delle mie cose preferite. Segue guardare la neve da sotto le coperte.

Certo, la neve significa anche poter saltare scuola, ma solo se ne scende almeno un metro in una notte. Il che è successo soltanto due volte nella mia misera esistenza, altrimenti succede che vai a scuola anche se c’è mezzo metro di neve.

Ovviamente tutta la neve che cade in inverno si accumula, strato dopo strato e non se ne va fino ad aprile, quando piano piano arriva la primavera, forse, a volte nemmeno quello.

 

Riassumendo, come forse si è già capito, l’inverno non mi entusiasma per niente, se non quando sono a casa mia tranquilla e posso guardare la neve con la consapevolezza che tanto il giorno dopo non devo uscire.

L’inverno per me è un po’ come la morte, mi deprime pensare che è tutto freddo, grigio, spoglio, mentre poi l’arrivo della primavera per fortuna mi fa tornare anche la voglia di vivere.

Ogni volta che arriva ottobre comincio ad avere paura che qualcosa di brutto possa succedermi, raramente ho due giornate felici di seguito ma spesso ne ho più di due tristi, perché il freddo mi fa quest’effetto e questo è uno dei motivi per cui sono venuta a vivere a Milano, dove per fortuna quei pochi gradi in più si sentono.

 

Detto ciò, anche l’inverno passa e ora mi metto ad aspettare marzo armata di santa pazienza.